Progettiamo il nostro viaggio in bicicletta muovendoci da casa in treno e lasciando l'auto in garage. Purtroppo però, in Italia, i treni a lunga percorrenza non trasportano le bici: troviamo un treno tedesco che copre la tratta Firenze - Monaco e che offre questo servizio: mettiamo, quindi, in programma la ciclabile dell'Isar da Monaco alla confluenza col Danubio e poi lungo quest'ultimo fino a Vienna: sono oltre 500 km ma senza salite.
Partiamo così in bici da casa e prendiamo un treno regionale fino a Roma, qui un interregionale ci porta a Firenze; l'eccitazione della partenza stempera la noia di un viaggio già lungo. A Firenze carichiamo le bici sul vagone apposito e prendiamo posto in cuccetta.
Monaco di Baviera
Monaco - Marienplatz
Arriviamo alle 6.40: in giro quasi nessuno: Marienplatz è deserta: all'autoscatto di rito siamo in sette, quattro adulti e tre ragazzi, non ancora adolescenti.
Monaco - Hofgarten
Visitiamo la chiesa dei Teatini dedicata a San Gaetano, costruita da italiani; sempre in bici traversiamo l'Hofgarten ed entriamo nel giardino inglese: un enorme parco, a poche centinaia di metri dal centro città, con prati, boschi, laghetti, cascatelle: tanta gente a piedi o in bicicletta.
Monaco - il giardino inglese
Mangiamo alla birreria sotto la pagoda cinese. Tanta gente, sole, bello! Attraversiamo tutto il giardino inglese: sarà lungo 10 km! un vero spettacolo! Molte varietà di alberi, anche di montagna: abeti, aceri, faggi.
Poi la pista ciclabile corre lungo l'Isar: sterrata nel bosco, niente traffico, molte bici (più che altro locali che fanno una passeggiata). L'ambiente è molto bello e integro, alla lunga l'itinerario diventa un po' monotono.
Freising
Arriviamo a Freising un po' stanchi, anche per la nottata in treno. La città sembra carina: la vedremo domani, l'albergo è un po' fuori.
Da Freising a Landshut
Freising ha una bella e caratteristica via centrale; in alto, su un colle che domina la cittadina, c'è il complesso del Duomo con un ampio cortile, un chiostro e, mi sembra di capire, la residenza del Vescovo. Visitiamo la cripta di San Corbiniano, suggestiva.
lungo l'Isar
L'itinerario si svolge sempre sulle rive boscose dell'Isar. C'è tanta gente che si ferma per godersi la vicinanza del fiume.
Landshut
Arriviamo a Landshut: la via centrale antica, la Altstadt, è una larga strada acciottolata, chiusa al traffico, su cui si affacciano due file di bellissimi palazzi in stile gotico. L'insieme è di grande effetto, la via è un meraviglioso salotto, dominato dall'altissimo campanile della chiesa di St. Martin, visibile già da lontano e simbolo della città.
Landshut
|
|
Landshut
|
Da Landshut a Landau
Piove, poi un po' meno: partiamo. Il tempo va a migliorare ma la sterrata fangosa ci fa fare fatica. Ora l'Isar è sbarrato da numerose dighe che creano laghi. Il paesaggio è più vario e interessante. Moltissimi uccelli acquatici. La campagna è bella e le rive del fiume anche. Landau ha un centro raccolto su una collina, niente di speciale.
Arriviamo sul Danubio
Ripartiamo dopo una colazione strepitosa. A Niederpöring lasciamo definitivamente l'Isar per fare una variante che ci porta più rapidamente verso il Danubio, anche se tralasciamo la visita di Deggendorf che si dice sia molto bella. Grandi campi di grano e granoturco, campagna molto pulita e ordinata, piccoli gruppi di case sparse, pochissima gente in giro: per fortuna, perché non siamo su un percorso riservato alle bici ma il traffico è scarsissimo. A Moos piove: ci ripariamo sotto un cornicione. Arriva il proprietario e ci apre il capannone: ci offre acqua e succo di frutta. Fa il meccanico ma anche il contadino. Restiamo a chiacchierare a lungo: gli manderemo una cartolina da Roma.
A Thundorf passiamo il Danubio su un battello e proseguiamo sul Donauradweg, la ciclabile del Danubio che partendo dalle sue sorgenti arriva fino a Vienna e poi, forse con qualche deviazione su viabilità ordinaria, fino a Budapest.
Ancora pioggia: ci ripariamo sotto una pensilina dell'autobus; chiacchiero un po', col mio minimo tedesco con un anziano signore; lo accompagno per un po', lui mi indica la strada per Künzing, dove troviamo delle camere in famiglia: sistemazione ottima ed economica.
Passau
Colazione della signora assolutamente eccellente. E' davvero gentile.
Solita campagna bavarese, campi di grano e granturco. Sosta a Vilshofen, via centrale carina.
Arrivati a Passau, troviamo un albergo in centro, economico ma scadente.
Passau - la confluenza dei tre fiumi
Visitiamo il centro storico, ricco di bei palazzi, costruito in posizione particolare su una penisola che si allunga fino al Dreiflußeck, il punto in cui confluiscono Inn, Danubio e Ilz: perciò, Passau è nota come la città dei tre fiumi.
Passau
Il Duomo ha un interno oltremodo suggestivo. Sopra la porta d'ingresso, troneggia l'organo più grande del mondo.
Passau
Al mattino successivo, ancora un giro in centro: compriamo due acquerelli in un negozietto, a due passi dal duomo, gestito da una signora che parla italiano: ha la figlia a Firenze che studia restauro.
Il Donauschlingen
Alcuni chilometri dopo Passau, il Danubio si infila in uno stretto solco tra due lunghi rilievi boscosi e sulle rive corrono soltanto stradine per le bici.
nell'ansa del Danubio
Arrivati ad Au traghettiamo per Schlögen sulla riva opposta: siamo nella famosa ansa dove il Danubio descrive una "esse". Ci godiamo questo tratto verdissimo per prati e boschi, nella gola che il fiume ha scavato zigzagando tra le colline. Spesso la ciclabile è proprio sulla riva a pelo d'acqua. E' uscito anche il sole: splendido!
Arriviamo ad Aschach, dove ci fermiamo per la notte; il lungo Danubio è bellissimo, tutto diritto con un lunghissimo giardino: con la luce del pomeriggio è meraviglioso. Cena all'aperto sul lungo fiume.
Linz
il Danubio a Aschach
Dopo Aschach percorriamo un tratto di campagna pulito e ordinato, prati e alberi da frutta: idilliaco; poi un lungo Danubio tutto dritto per alcuni chilometri: c'è il sole, si sta benissimo. Ci sono laghi balneabili ma la temperatura è ancora troppo bassa dopo il tempaccio dei giorni scorsi.
il Danubio a Linz
I dieci km prima di Linz sono su ciclabile a fianco di una superstrada trafficata. L'ingresso in città, invece, è gradevole, sul lungo Danubio, fino al ponte dei Nibelunghi: lo passiamo ed entriamo nella Hauptplatz: grande, rettangolare, bei palazzi. Visitiamo il Duomo Nuovo, severo nelle linee gotiche, imponente nelle dimensioni; bellissime vetrate. La guida dice che può contenere 20.000 persone. L'uscita da Linz è su una ciclabile che attraversa giardini pubblici e campi sportivi, per qualche chilometro.
Alla fine di un lungo tratto di lungo fiume, la diga non è attraversabile (causa lavori?) e non possiamo raggiungere Enns, come programmato. Ci fermiamo ad Abwinden per la notte. Nonostante la grande quantità di cicloturisti, la ricettività è più che sufficiente. Troviamo subito posto in camere private, ottime ed economiche.
Mauthausen
In mattinata, visita all'ex-lager nazista. Non aggiungo niente alle migliaia di pagine già scritte sull'argomento. Due annotazioni: la guida che ci accompagna è un italiano, davvero bravo nella spiegazione, molto ben preparato: è molto competente sull'argomento, ben documentato, ha parlato con molti sopravvissuti alla deportazione. Davvero una guida preziosa. Dopo un po' si è combattuti tra la curiosità e voglia di ascoltarlo e la smania di andar via. La visita dura un paio d'ore. I ragazzi sono molto scossi.
Wallsee
Nel pomeriggio, raggiungiamo Wallsee, dove alloggiamo in casa privata. Finalmente facciamo il bagno nel Danubio. Cena in una sorta di trattoria di campagna sulla collina, ci vengono a prendere in auto, torniamo giù a piedi. Cena ottima e non si spende neanche tanto, meno di 10 euro a testa.
Ybbs
il Danubio a Ybbs
Percorriamo un lungo tratto di campagna, sulla destra Danubio. Con le balle di fieno i contadini hanno realizzato pupazzi, c'è anche un pupazzo ciclista.
Poi la ciclabile imbocca un tratto dove il fiume è stretto tra due catene di colline e fa una serie di anse: percorriamo la riva destra, spesso nel bosco e a pelo d'acqua: molto suggestivo.
Ci fermiamo a Ybbs: il lungo fiume è molto bello, il paese sembra carino. Visitiamo il museo della bicicletta: ci sono molti pezzi antichi, fine '800 - inizio '900, ma è piuttosto piccolo. Cena al kebab in piazza, vero turco. Digestione ottima, nonostante la cipolla.
Su un muro ci sono le "tacche" dei livelli massimi raggiunti dal fiume, c'è anche quella dell'agosto 2002. Vediamo anche delle foto di quell'anno con l'acqua all'altezza delle finestre delle case.
Melk
Breve sosta a Pöchlarn, c'è la casa natale di Kokoschka, dove è allestito un piccolo museo. Vado verso una sala da cui proviene un canto molto bello: un tecnico del suono, in cuffia, mi fa segno di restare fermo, c'è un quartetto vocale che sta registrando. Mi sembrano strepitosi, strano che registrino in una sala così facilmente accessibile. Alla fine del pezzo, mimo un applauso da dietro il vetro.
Melk
Si prosegue per Melk. Lasciamo le bici in un parcheggio dove ci sono armadietti chiusi a chiave per le borse, a pagamento (1 euro): organizzazione austriaca.
Melk
Saliamo a piedi alla famosa abbazia. Colpisce per i suoi colori vivaci, giallo, arancione e oro e per la ricchezza delle decorazioni.
Melk
Ingresso a pagamento (14 euro a famiglia) per vedere le camere imperiali, la sala dei marmi, la loggia che si affaccia con vista bellissima sul Danubio, la biblioteca e la chiesa. Moltissimi turisti, gran parte italiani.
la Wachau
Da qui comincia la Wachau: regione turistica, votata alla coltura della vite. Su un banchetto ci sono pesche in vendita; non c'è nessuno, si prende una vaschetta di frutta e si lasciano 2 euro nella scatoletta: così faccio, pensando che in Italia non sarebbe possibile.
I paesi sono carini e molto animati, c'è gente e non si trova da dormire: è il sabato prima di Ferragosto e c'è una festa del vino. Troviamo un albergo 20 km indietro: per fortuna ci vengono a prendere in taxi, con tutte le bici. Una coppia di ciclisti di Padova condivide la nostra sventura.
La Wachau
Dürnstein è un paese molto caratteristico, posto un po' in alto tra i vigneti della Wachau.
È domenica mattina, una grande quantità di gente riempie le viuzze del paese, bisogna scendere e spingere la bici a mano. Insomma, questa Wachau, tanto decantata, in effetti è bella, probabilmente il vino è buono, visto quanto costa, i paesi tutti caratteristici con le stradine di ciottoli e le case tipiche: dà però quel senso di fastidio del posto turistico dove tutto costa troppo e c'è troppa gente.
Dopo una meritata sosta a Krems, percorriamo un lungo tratto di una ventina di chilometri sul lungo fiume, tutti dritti, con molto bosco sulla riva.
Anche se un po' monotono è il paesaggio che preferisco. Il fiume largo e placido, ciclisti, qualche pescatore e qualche turista in barca: mi piacciono i grandi spazi, chilometri e chilometri senza case né paesi, solo il grande fiume e le sue rive boscose e la ciclabile che corre dritta.
Sosta a Zwentendorf per la notte, in casa privata. Giornata di sole, calda: dopo cena comincia a piovere. La signora, che era sembrata scorbutica, si rivela gentilissima: ci ha ritirato il bucato, lo ha asciugato a macchina e ce lo restituisce caldo.
Alle porte di Vienna
Piove. Quando rallenta decidiamo di partire. Campagna deserta e paesi vuoti fino a Tulln: è Ferragosto ma non si vede nessuno in giro, solo gente che va a Messa. Vista suggestiva con la riva opposta del fiume che appare tra le brume.
alle porte di Vienna
Ci fermiamo a Klosterneuburg, dove troviamo con qualche difficoltà un appartamento, molto ben rifinito. Klosterneuburg ha una chiesa, con chiostro e abbazia degli Agostiniani: l'insieme è molto bello. Il municipio e le vie limitrofe sono molto caratteristiche.
Il viaggio in bici è praticamente finito: resteremo qualche giorno qui, come base per visitare Vienna: si può andare in bici, un'oretta fino in centro, o anche in pochi minuti di autobus o treno fino al capolinea della metropolitana.
Vienna
Vienna - sul Ring
È la capitale dell'impero, la città della musica, dei parchi, dello shopping e tante altre cose ma Vienna riserva qualcosa di speciale anche al ciclista.
Si arriva in centro e la si attraversa completamente, sempre su pista ciclabile; si può percorrere l'intero ring su corsia riservata alle bici, anche se con frequenti attraversamenti e semafori, per vedere, con ritmi diversi dal solito, tanti luoghi famosissimi.
Vienna - sul Ring
Da non perdere il lunghissimo, e larghissimo, viale del Prater, davvero piacevole in bicicletta e una pedalata sul Donauinsel, l'isola del Danubio: stretta ma lunga diversi chilometri è un enorme parco, vero paradiso del cicloturista, non si vede neanche un'auto.
Bambini giocano in un giardino attrezzato, le mamme chiacchierano tranquille: scena consueta, ma come sono arrivati fin qui? Anche loro in bicicletta?
giunti alla meta
|
Informazioni pratiche.
Abbiamo fatto il viaggio di andata su un treno Firenze - Monaco che ha un vagone riservato per il trasporto delle biciclette; al ritorno, invece, è stato necessario trasportare le biciclette smontate: abbiamo smontato ruote, pedali, manubrio e sellino, abbiamo fissato tutto al telaio con del nastro e infilato in sacchi dell'immondizia per condominio. La bici così smontata e imballata entra sotto la cuccetta. Calcolare mezz'ora a bicicletta per completare questa operazione, che si può fare direttamente sul binario; è opportuno arrivare in stazione con il dovuto anticipo.
Tutto l'itinerario si è svolto su pista ciclabile; abbiamo impiegato undici giorni per percorrere circa 550 km.; la segnaletica è ottima, in entrambi i sensi di marcia.
Esistono molte guide, realizzate appositamente per cicloturisti, normalmente reperibili nelle città attraversate; quasi sempre sono in lingua tedesca, le cartine sono comunque molto chiare. Le guide della collana Bikeline, si possono acquistare anche via internet su www.esterbauer.com (ora la guida della ciclabile del Danubio è disponibile anche in italiano); altre ricca offerta di pubblicazioni su www.radtouren.at dove sono descritti, anche in inglese, tutti i grandi itinerari ciclabili dell'Austria.
Non abbiamo mai prenotato in anticipo alcun pernottamento per restare liberi di decidere dove fermarsi; non abbiamo avuto problemi salvo nella Wachau durante il ponte di Ferragosto, come già raccontato. L'offerta di "zimmer" in case private è sempre economica e garantisce un livello di servizio più che decoroso oltre ad una prima colazione sempre abbondante ed eccellente.