Non è vero che la facilità delle comunicazioni accresce la capacità di conoscere, o affini la cultura del viaggiatore. Anzi la facilità di trasportarsi da un luogo all'altro ottunde il valore della sorpresa e ci offre come acquisite le conquiste che un tempo si dovevano lungamente desiderare. Il pellegrinaggio non è tanto nel raggiungere la meta, ma nel raggiungerla con quel conveniente lasso di tempo che permetta di agognarla, e di farne veramente lo scopo spirituale del viaggio
(Ennio Flaiano)


Nei paesi del centro Europa, principalmente di lingua tedesca, il cicloturismo è una forma di vacanza molto diffusa, praticata da persone di qualunque età, dalle famiglie con bambini a gruppi di ultrasettantenni.

Questo fenomeno è facilitato da una cultura cicloturistica molto radicata nel territorio e dalla presenza di una rete di piste ciclabili vasta e capillare: in Germania, Austria, Svizzera è possibile muoversi tra due città qualunque lungo appositi itinerari realizzati su pista riservata alle bici, strade sterrate o strade locali a traffico ridottissimo; le città, anche le più grandi, riservano corsie alle bici in modo da poterle visitare o attraversare senza difficoltà; un grande assortimento di guide e cartine (ahimé, quasi sempre in tedesco) descrivono dettagliatamente questi itinerari; lungo il percorso si trovano varie possibilità di pernottamento, anche in B&B o case private a prezzi contenuti; tutti i treni trasportano le bici, per arrivare o tornare indietro al punto di partenza. Tirando le somme, il cicloturista è benvoluto e agevolato nel suo viaggio.

Da casa bisogna portare un bagaglio ridotto al minimo... e tanta voglia di pedalare.





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