La Direttissima al Corno Grande
You are here
Una gita alternativa, non tanto per la mèta, frequentatissima e notissima, ma per l’orario di svolgimento.
Per evitare l’affollamento della mattina, e in considerazione delle condizioni meteo assolutamente stabili e favorevoli, si è deciso di partire a mezzogiorno da Frosinone e di affrontare la Direttissima al Corno Grande nel pomeriggio.
Così ci siamo trovati in 13, 6 adulti e 7 giovani all’appuntamento: panino veloce a Fonte Cerreto e poi su verso Campo Imperatore. Ci ha accolto una marea di macchine parcheggiate e un elicottero del Soccorso che ha prelevato un medico per un soccorso sul Brancastello.
Siamo partiti alle 15.30 verso la sella di Monte aquila, incrociando decine di persone e comitive che scendevano verso il parcheggio. Man mano la “folla si è diradata e alla Sella di Monte Aquila, o0ltre a un gruppo di arrampicatori aquilani, eravamo praticamente solo noi.
Il Gran Sasso senza nessuno è stata quasi una novità!
Fino al Sassone, punto d’attacco della via alpinistica, Valentina e Erika hanno dettato il passo in una sorta di forcing alla Nibali. I ragazzi hanno retto bene, Alessandro, da vero atleta, pure. Io, Tullio e Marco da dietro commentavamo: tanto tra un po’ schiattano…e invece non è schiattato nessuno anzi, abbiamo dovuto intimare un ricongiungimento forzato per evitare di prenderci 10 minuti di distacco dalle atletiche gazzelle!
L’arrampicata è stata come al solito esaltante, nessuno ha manifestato paure o incertezze, grazie all’esperienza di Marco e Tullio che da istruttori navigati hanno saputo infondere la giusta tranquillità.
La corda ha dato sicurezza in un paio di punti critici e dopo 3 ore di cammino siamo giunti in vetta. Indescrivibili le emozioni di trovarsi da soli, con il sole quasi all’orizzonte e una luce insolita che illuminava la vetta Orientale e la Centrale. Marco ci ha illustrato dall’alto i vari epicenrti dei terremoti dello scorso anno, i ragazzi hanno tirato fuori i meritati panini. Fatte due foto, firmato il libro di vetta, l’orario ci ha consigliato di scendere a valle . Erano le 19 e 15. Lungo la via normale, diventata ormai scivolosissima per la breccia che ha sostituito i sassi di una volta, ci siamo gustati il sole che si appisolava dietro le nuvole all’orizzonte. Alla Sella del Brecciaio il gradevole e inaspettato incontro con un braco di camosci. Una bevuta alla Sella di Monte Aquila e le frontali in testa…ci siamo lanciati a passo veloce verso il parcheggio dove siamo arrivati alle 21.50. Più di qualcuno evidenzia una certa fame…ma i panini sono finiti sulla vetta e a Campo imperatore a quell’ora dormono tutti. Alessandro propone un rapido ritorno a Frosinone e una pizza alla Piccola Sorrento. Approvata seduta stante. LA giornata si è conclusa con un paio di metri di pizze miste e qualche boccale di Birra con tanti ringraziamenti a Michele della Pizzeria che ci ha aspettato fino a mezzanotte.
Bravi a Alessandro, Giorgio, Gabriele, Francesco, Ginevra ed Edoardo, i giovani rampanti. E bravi pure Alessandro, Erika e Valentina alla loro prima alpinistica.
Alla prossima (vetta …non pizza).