Ecomuseo di Collepardo
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di Carlo Maniccia
Lo scorso 4 aprile è stato inaugurato l'Ecomuseo di Collepardo
L' Ecomuseo di Collepardo nasce dalla volontà di voler rappresentare e celebrare un territorio caratterizzato da ambienti di vita tradizionali, patrimonio naturalistico e storico-artistico particolarmente rilavanti e degni di tutela, restauro e valorizzazione. E' un patto con il quale la comunità si impegna a prendersi cura del proprio territorio.
Posto alle pendici dei monti Ernici, sovrastato dal monte Rotonaria, Collepardo si estende su un territorio montano compreso tra i 500 e i 1750 metri s.l.m.. Questa fascia pedemontana, grazie una favorevole esposizione dei propri versanti che risentono di condizioni climatiche sia mediterranee che continentale-appenninico, ospita una vegetazione rigogliosa dove specie prettamente montane si alternano con specie mediterranee. Oltre 1400 specie vegetali giustificano l' attribuzione del titolo " Orto del Centauro", alla tradizione erboristica dei Monti Ernici, chiaro riferimento alla leggenda del Centauro Chirone, figura mitologica che ebbe come discepoli il Pelide Achille ed Esculapio (precursore della Medicina).
Il Pozzo d' Antullo (voragine carsica di notevoli dimensioni), le Grotti Regina Margherita, la splendida Certosa di Trisulti con all' interno una interessantissima antica Farmacia certosina, i resti dell' antico monastero risalente a San Domenico da Foligno, gli eremi ed un ambiente naturale di notevole importanza per biodiversità, fanno di Collepardo e dintorni un territorio di notevole richiamo sia dal punto di vista turistico che di grande valore culturale.
L' Ecomuseo oltre all'erboristeria ha altri due settori dedicati al Carsismo e alla Biodiversità locali. Inoltre dispone di una biblioteca dedicata alle scienze naturali e alla storia e cultura locale: Collepardo, Trisulti e gli altri paesi della Ciociaria.
La sede è posta nel palazzo comunale "La Rocca" sulla cui facciata è collocata l' opera scultorea dell' artista Patrick Alò che rappresenta "il Chirone ferito".
Apertura il sabato, domenica e giorni festivi a cura dei giovani volontari di Collepardo che istruiti, guidati e motivati dal naturalista entomologo Fabio Collepardo Coccia, ideatore del progetto, hanno con lui contribuito alla realizzazione di questo ulteriore fiore all' occhiello di Collepardo.
Il recapito telefonico di Fabio Collepardo Coccia è 329.8216503